Ogni euro speso per gli annunci Amazon genera più vendite di quello stesso euro speso per gli annunci Google. Perchè? Perché gli annunci su Google portano a pagine di siti web, con layout sconosciuti e con checkout (nel caso ci sia quindi la volontà di acquistare) che richiedono la noiosa compilazione di dati e informazioni. Su Amazon invece, gli annunci portano a una pagina prodotto, il cui aspetto è familiare a tutti e con un solo click si può avere il prodotto a casa.
Come già detto in altri post, quasi la metà degli utenti Internet avvia ricerche di prodotti prima su Amazon che su Google. Per logica, potremmo pensare che sia più probabile che gli utenti acquistino prodotti più rapidamente e frequentemente su Amazon, invece che acquistare su un sito "privato" dove probabilmente sono dovuti tornare più volte come spesso succede quando troviamo un sito di un venditore a noi sconosciuto. Su Google certo, possiamo trovare oggetti che effettivamente stiamo cercando, ma il percorso di acquisto è di sicuro più lungo.
Per questo motivo Google ha annunciato un'esperienza di Google Shopping ridisegnata, che consente agli acquirenti di scoprire e confrontare i prodotti e permetterà ai venditori di creare delle homepage personalizzate dove gli utenti potranno filtrare i risultati in base ai marchi, al genere di prodotti e alle funzioni che cercano. Con il nuovo Google Shopping l'utente potrà scegliere se comprare il prodotto dal rivenditore online, da uno locale o persino da Google stessa. Questo sarà possibile per tutti i prodotti che mostrano il tasto Acquista in colorazione blu e ciò permetterà al cliente di rivolgersi direttamente a Google per aspetti come spedizione, rimborso, reso e assistenza.
Per i venditori ci saranno numerose nuove possibilità di far conoscere il proprio brand, attraverso campagne pubblicitarie con nuove tipologie di annunci, come Discovery Ads, disponibili su YouTube, Google Discovery, Gmail e su tutti i siti della Google Display Network.
Google sta lavorando per ridurre il numero di click che non si trasformano in acquisto, per accorciare e migliorare il processo di acquisto. Instagram punta allo stesso modo con Instagram Checkout e pure Pinterest. Per competere nel mondo di Amazon, le piattaforme per la scoperta di prodotti devono migliorare l'esperienza utente altrimenti, il consumatore continuerà a restare a un solo "tocco" dall'app di Amazon.